Ikebana, l’Arte Giapponese di Disporre i Fiori

Ikebana è un termine giapponese che proviene dall’unione di due parole: ike, ovvero “lasciare in vita” e bana “fiore”. Il significato letterale del termine sarebbe quindi “fiori viventi”.

Si tratta di una vera e propria forma d’arte che inizialmente veniva praticata solo dai nobili e dai monaci buddisti ed era legata alla religione buddista, tanto che si utilizzavano i rami tendenti verso l’alto, proprio a rappresentare la spiritualità. Con il tempo quest’arte ha poi raggiunto anche le classi sociali modeste.

Filosofia Ikebana

Dietro questa disciplina vi è un mondo filosofico. Si tratta infatti di una vera e propria devozione spirituale nei confronti della Natura, che permette all’uomo di trovare un contatto intimo con sé stesso e con tutto ciò che lo circonda.

Per realizzare composizioni di Ikebana non serviranno esclusivamente i fiori ma potranno essere utilizzati tutti gli elementi del mondo vegetale.

Prima di procedere con la composizione è necessario studiare colori e forme e tutto dovrà avere un senso di equilibrio ed armonia tale da suscitare sentimenti ed emozioni. Proprio per questo, si distacca molto dalla composizione, esclusivamente floreale, che siamo abituati a vedere nel mondo occidentale, dove la composizione di fiori si concentra maggiormente sull’impatto estetico.

Come si Realizza un Ikebana

Veniamo ora alla parte pratica e vediamo quindi quali sono le regole per realizzare un’Ikebana Giapponese.

Partiamo dal vaso: può essere di diversi materiali come la ceramica ma è possibile optare anche per elementi naturali come ad esempio un pezzo di legno ricavato dal tronco di un albero o una pietra che sia sufficientemente grande da poter contenere la composizione.

Per le piante abbiamo già accennato come la tradizione permetta di utilizzare tutto ciò che la natura ci dona: fiori, foglie, rami ed erba. Tutto deve essere naturale e di stagione, possiamo quindi scegliere i nodosi rami di ciliegio, di nocciolo o di mandorlo, che andranno ad accompagnare fiori dalla grande corolla.

Meglio preferire in ogni caso boccioli appena schiusi perché questo permetterà a chi li osserva di poter ammirare il processo di nascita e non quello di decomposizione, come invece avviene per un fiore già giunto a maturazione.

I rami possono anche essere sostituiti da grandi foglie. Molto spesso le foglie hanno la particolarità di avere dimensioni, texture ed altezze differenti che permettono di creare composizioni molto armoniose.

Nella composizione di un’ikebana deve assolutamente essere rispettata anche la forma che dovrà rigorosamente essere a triangolo. Questo vuol dire che dovrà esserci un raccordo di vertici, ciascuno dei quali avrà un significato specifico:

  • Stelo più alto rappresenta il cielo (Shin)
  • Stelo di media altezza rappresenta l’Uomo (Soe) ed ha generalmente un’altezza pari a 2/3 dello stelo più alto. Va posizionato in maniera inclinata ma sempre tendente verso l’alto e quindi, nella loro filosofia, verso il cielo
  • Stelo più basso rappresenta la Terra (Hikae) ed è generalmente sistemato davanti agli altri due o in posizione opposta.

Dopo aver definito i tre punti fondamentali, la composizione potrà poi essere arricchita con ulteriori elementi naturali.

Infine è importante rispettare anche le tre dimensioni: profondità, spazio e simmetria lasciando sempre spazio alla propria creatività.