Definiamo l’architettura high tech e la sua storia

La fioritura dell’architettura high tech rappresenta una delle contemporanee tendenze urbanistiche sorte a cavallo degli anni ’70 e esplose nel corso del decennio successivo. Una peculiarità degli edifici progettati secondo tale corrente architettonica è lo slancio verso il progresso che si concretizza anche visivamente: gli edifici appaiono così stilizzati, longilinei, imponenti. Di evidente matrice geometrica, i prodotti architettonici high tech si sviluppano su un piano verticale stagliandosi, con forte spinta emotiva, verso l’alto. Un altro aspetto da evidenziare riguarda gli interni high tech: essi devono poter essere visti con chiarezza dall’esterno, pertanto la superficie architettonica deve essere nitida e trasparente. Luce e materia si compenetrano vicendevolmente creando dei giochi di chiarori e luminescenze di grande innovazione artistica: il tutto si svolge infatti all’insegna della corrente avanguardista antiespressiva e minimalista. Non sarebbe infatti errato parlare di arte high tech dal momento che tale tendenza coinciderebbe appieno con un’arte, nello specifico: “l’arte delle forme degli edifici”. Gli edifici progettati secondo i canoni della dottrina high tech si stagliano verticalmente dal piano orizzontale dando un’impressione di modernità tipica dei prodotti architettonici di ultima generazione, innovativi, avanguardisti, in piena linea con l’idea di progresso economico e sociale degli ultimi anni. Una forma, quella high tech, capace di veicolare una specifica idea di società progressista frutto del boom economico degli anni Settanta.

L’Italia e la corrente high tech

Il maestro italiano dell’architettura high tech, Renzo Piano – una della personalità che più ha reso onore a questa tendenza architettonica – ha dato massima espressione ai dogmi avanguardisti. Una delle peculiarità stilistiche di Piano è la straordinaria capacità di rendere umana l’opera installata, inserendola perfettamente all’interno del tessuto urbano e infondendole vita propria. Per Piano vale un’equazione: l’architettura rappresenta appieno la società e – viceversa – la società si allinea alle dottrine definite dall’architettura.

L’origine dell’architettura high tech

La storia dell’architettura high tech inizia alla fine degli anni Settanta quando alcuni promettenti architetti inglesi iniziano a progettare edifici visibili dall’esterno con rivestimenti trasparenti e gli interni perfettamente visibili dalla facciata. La tendenza urbanistica divenne presto trasversale, capace di assolvere al ruolo di “ponte” unendo ciò che le distanze geografiche separano. Come sempre, una semplice idea si trasmette alla velocità della luce, valicando ogni parte del globo e riunendo sotto la sua buona stella centinaia e centinaia di riformisti. Infatti con il passare degli anni aderirono al filone high tech l’architetto inglese Richard Rogers, l’italiano Renzo Piano, lo spagnolo Santiago Calatrava…

Vivere nell’era del progresso

Il boom industriale – unitamente alle innovazioni tecnologiche – ha avuto pertanto significative influenze nel settore della progettazione architettonica. L’high tech, anche conosciuto come espressionismo strutturale, è una tendenza avanguardista che guarda al progresso come base per la progettazione degli spazi. Si tratta di un modernismo rinnovato elevato alla massima potenza: e così, secondo i dogmi di questa corrente progressista, è possibile ammirare nelle grandi metropoli moderni palazzi stagliarsi verso l’alto, capaci di condensare nella loro immagine grande enfasi visiva.

Sator: società di progettazione, ristrutturazione e allestimento degli spazi

Sator – società che si occupa di progettazione architettoniche, di ristrutturazioni e allestimenti – riflette appieno i canoni avanguardisti della dottrina high tech. La nota azienda si occupa di organizzare gli spazi rendendoli accattivanti alla vista, ponendo l’accento sulle potenzialità del prodotto architettonico e conformandolo ai contesti urbani di riferimento. Sator si occupa in prima persona di ogni momento della progettazione architettonica, prendendosi a cuore ciascun dettaglio, con grande professionalità e competenza. Rendendo unico ogni suo progetto, lo staff di Sator vanta ingegneri e architetti esperti che combinano eleganza, professionalità, serietà al servizio degli ambienti urbani. E così l’high tech prende vita e si plasma in ogni sua fase realizzativa.