Nonostante le origini antichissime, comunque, è nel IV secolo a.C. che la città inizia ad essere considerata importante; è in questa epoca, infatti, che Brixia (nome originario della città) diviene, a tutti gli effetti, la capitale dei Galli Cenomani, governata, di fatto dai romani.Quando, nel 49 a.C., con Giulio Cesare, Brescia ottenne l’ufficiale cittadinanza romana, ebbe inizio un periodo molto positivo per la città, caratterizzato da pace e ricchezza, sia dal punto di vista culturale che economico.
La fiorente agricoltura e le numerose miniere di ferro, presenti sull’intero territorio, fecero della città un importantissimo centro commerciale, punto di riferimento per tutto i nord Italia.
Il periodo Augusteo
Il dominio Franco
Seguì, da allora una importante e lunghissimo dominio da parte dei Franchi e di Carlo Magno, proseguita fino all’888, al quale seguì un tristissimo momento di decadimento assoluto.Fu solo tra il XII e il XIII secolo che Brescia poté definirsi libero comune, divenuta in seguito fazione Guelfa tra Bergamo e Cremona. Fu però dopo l‘associazione della città alla Lega Longobarda che si ebbe la sua prima vera rinascita, anche dal punto di vista architettonico. E’ proprio in questi anni che vengono erette opere come il Duomo Vecchio e il Broletto.
Tra il 1426 e il 1796 fu inserita all’interno della Repubblica di Venezia; in questi anni la città poté attraversare una periodo agiato e segnato da un’economia fiorente e da un interesse sempre maggiore per cultura e architettura; l’intera città, infatti, fu abbellita e arricchita da mura e monumenti, nonché palazzi signorili e luoghi di culto.
Il dominio Austriaco
Dobbiamo, quindi, aspettare il 1858, per vedere Brescia come parte integrante del Regno D’Italia.
Le dieci giornate di Brescia
Fu grazie a questo dimostrazione di forza e di coraggio che Brescia fu ribattezzata leonessa d’Italia e poté, grazie alla forza e agli ideali dei propri abitanti, diventare a tutti gli effetti parte del Belpaese.