Le origini storiche di Brescia

La città di Brescia ha origini antichissime, che risalgono addirittura al 1200 a.C.; nonostante ci siano molte leggende legate a questo argomento, la storia più attendibile è legata a Cidno, re dei Liguri, il quale fortificò il colle Cidneo.
Nonostante le origini antichissime, comunque, è nel IV secolo a.C. che la città inizia ad essere considerata importante; è in questa epoca, infatti, che Brixia (nome originario della città) diviene, a tutti gli effetti, la capitale dei Galli Cenomani, governata, di fatto dai romani.Quando, nel 49 a.C., con Giulio Cesare, Brescia ottenne l’ufficiale cittadinanza romana, ebbe inizio un periodo molto positivo per la città, caratterizzato da pace e ricchezza, sia dal punto di vista culturale che economico.
La fiorente agricoltura e le numerose miniere di ferro, presenti sull’intero territorio, fecero della città un importantissimo centro commerciale, punto di riferimento per tutto i nord Italia.

Il periodo Augusteo

Dal 27 a.C. l’imperatore Augusto decise di riconoscere a Brescia l’ambito titolo di Colonia Civica Augustea. Tuttavia, con la caduta dell’impero romano la città fu vittima delle temute invasioni barbariche da parte di Bizantini, Ostrogoti ed Eruli, dopodiché, per ben due secoli, fu sotto il dominio dei Longobardi. Fu in questa epoca che, all’interno della città, furono costruiti numerosi e spettacolari luoghi di culto.

Il dominio Franco

Seguì, da allora una importante e lunghissimo dominio da parte dei Franchi e di Carlo Magno, proseguita fino all’888, al quale seguì un tristissimo momento di decadimento assoluto.Fu solo tra il XII e il XIII secolo che Brescia poté definirsi libero comune, divenuta in seguito fazione Guelfa tra Bergamo e Cremona. Fu però dopo l‘associazione della città alla Lega Longobarda che si ebbe la sua prima vera rinascita, anche dal punto di vista architettonico. E’ proprio in questi anni che vengono erette opere come il Duomo Vecchio e il Broletto.

Tra il 1426 e il 1796 fu inserita all’interno della Repubblica di Venezia; in questi anni la città poté attraversare una periodo agiato e segnato da un’economia fiorente e da un interesse sempre maggiore per cultura e architettura; l’intera città, infatti, fu abbellita e arricchita da mura e monumenti, nonché palazzi signorili e luoghi di culto.

Il dominio Austriaco

Grazie alla sua posizione geografica Brescia divenne, nel 1797, parte della Repubblica Cisalpina, ed in seguito annessa all’Austria.
Dobbiamo, quindi, aspettare il 1858, per vedere Brescia come parte integrante del Regno D’Italia.

Le dieci giornate di Brescia

Le dieci giornate di Brescia segnarono la svolta e modificarono definitivamente le sorti della città. Nei giorni tra il 23 marzo e il 1 aprile del 1849, infatti, fu messa in atto una rivolta destinata ad entrare a pieno titolo nella storia italiana.Con fierezza e impressionante senso di appartenenza, quindi, gli insorti misero in atto una ribellione nei confronti dello strapotere austriaco, rivendicando l’indipendenza e la volontà di essere annessa all’Italia.
Fu grazie a questo dimostrazione di forza e di coraggio che Brescia fu ribattezzata leonessa d’Italia e poté, grazie alla forza e agli ideali dei propri abitanti, diventare a tutti gli effetti parte del Belpaese.

Brescia oggi

Ad oggi Brescia è il secondo comune della Lombardia per popolazione; ancora conosciuta con l’appellativo di “leonessa” rappresenta una città estremamente importante per tutto il nord Italia, sia dal punto di vista commerciale che da quello turistico. Ricca di storia e di monumenti ad essa riconducibili, infatti, rimane meta ambita da turisti provenienti da tutto il mondo, sempre pronti a conoscere e a rimanere affascinati dalla lunga storia di una città che è divenuta l’emblema della forza e della determinazione dei suoi abitanti.